
Ortigia, cosa vedere e cosa mangiare

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Ortigia, il cuore pulsante e storico della città di Siracusa, in Sicilia, è un’isola affascinante che racchiude millenni di storia, arte e cultura. Collegata alla terraferma da due ponti, questa piccola isola è un vero e proprio gioiello del Mediterraneo, un labirinto di vicoli barocchi, piazze assolate e scorci marini mozzafiato.
Dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO insieme al resto di Siracusa e alle necropoli rupestri di Pantalica, altro luogo da visitare, Ortigia offre un’esperienza indimenticabile, unendo il fascino antico alla vivacità della vita moderna.
Il Duomo di Siracusa
Il punto focale di Ortigia è senza dubbio il Duomo di Siracusa, o Cattedrale della Natività di Maria Santissima, un edificio che incarna in maniera straordinaria la stratificazione storica dell’isola. Costruito sulle fondamenta di un antico tempio greco dedicato ad Atena (VI secolo a.C.), la costruzione è un esempio perfetto di come le civiltà si siano succedute e sovrapposte, lasciando ciascuna la propria impronta.
Le imponenti colonne doriche del tempio greco sono ancora visibili e perfettamente integrate nella struttura barocca della cattedrale, restaurata dopo il terremoto del 1693. La facciata, capolavoro barocco di Andrea Palma, è un trionfo di statue e decorazioni. L’interno è altrettanto suggestivo, con navate imponenti e cappelle riccamente decorate.
La Piazza del Duomo stessa è uno degli spazi urbani più belli d’Italia, un’ampia distesa circondata da eleganti palazzi barocchi, che al tramonto si tinge di un colore dorato, creando un’atmosfera magica e senza tempo.
La Fonte Aretusa
A pochi passi dalla Piazza del Duomo, sul lato occidentale dell’isola, si trova la leggendaria Fonte Aretusa, una sorgente d’acqua dolce che sgorga a pochi metri dal mare, legata a un antico mito greco: quello della ninfa Aretusa, trasformata in fonte dalla dea Artemide per sfuggire all’amore del fiume Alfeo.
Qui crescono spontaneamente piante di papiro, le uniche in Europa insieme a quelle del fiume Ciane, a testimonianza di un microclima unico, abitato da cigni e pesci, rappresentando un luogo di grande suggestione e tranquillità, un angolo di natura incontaminata incastonato nel tessuto urbano.
È un luogo perfetto per una passeggiata romantica o per un momento di relax, ammirando il panorama sul Porto Grande di Siracusa.
Il Castello Maniace
All’estremità meridionale di Ortigia si erge l’imponente Castello Maniace, una fortezza sveva fatta costruire dall’imperatore Federico II di Svevia nel XIII secolo. Il castello prende il nome dal generale bizantino Giorgio Maniace, che nel 1038 riconquistò Siracusa ai Saraceni. La sua posizione strategica, protesa sul mare, ne faceva una roccaforte inespugnabile e un baluardo per la difesa del porto.
Sebbene abbia subito modifiche nel corso dei secoli, il castello conserva ancora il suo aspetto massiccio e maestoso. È possibile visitare gli interni, ammirare i resti dell’antica chiesa e godere di una vista eccezionale sul mare aperto, configurandosi come un simbolo della potenza militare e architettonica medievale e offrendo una prospettiva suggestiva e rievocativa della storia marittima di Siracusa.
Il mercato di Ortigia
Per un’esperienza autentica e vivace, non si può perdere il mercato di Ortigia, una vera e propria esplosione di colori, profumi e suoni. Situato lungo Via Emmanuele de Benedictis, appena superato il Ponte Santa Lucia, il mercato è un luogo dove la tradizione culinaria siciliana prende vita.
Banchi straripanti di frutta e verdura fresca, pescato del giorno appena arrivato dal mare, spezie esotiche, formaggi locali, olive, mandorle e dolci tipici, lo rendono un posto ideale per acquistare ingredienti freschi, ma anche per assaggiare lo street food locale, come panini con specialità siciliane o piatti pronti preparati al momento.
L’atmosfera è allegra e rumorosa, con i venditori che invitano ad assaggiare i loro prodotti, creando un’esperienza sensoriale completa che riflette l’anima più verace e genuina della Sicilia.
La cucina di Ortigia
La gastronomia di Ortigia è un inno ai sapori del Mediterraneo, con una forte enfasi sul pesce fresco e gli ingredienti locali. La cucina siracusana, come quella siciliana in generale, è un mix di influenze greche, arabe, normanne e spagnole, che si traducono in piatti ricchi, aromatici e irresistibili.
Non si può visitare Ortigia senza assaggiare il pesce fresco. Dalle semplici grigliate di pescato del giorno a piatti più elaborati, il mare è il protagonista indiscusso. Cercate la pasta con le sarde, un classico siciliano che unisce sapori dolci e salati con sarde fresche, finocchietto selvatico, uva passa, pinoli e zafferano. Un’alternativa deliziosa è la pasta con il nero di seppia, un piatto dal colore inconfondibile e dal sapore intenso.
Lo street food è un’altra colonna portante dell’offerta culinaria. L’arancina (o arancino a Palermo), una palla di riso fritta ripiena di ragù, mozzarella e piselli, è un must. Non mancano le panelle, frittelle di farina di ceci, e i crocchè, crocchette di patate. Da provare anche il panino con la milza (pani ca’ meusa), specialità palermitana ma diffusa anche qui, per i più audaci.
Per quanto riguarda i secondi piatti, la caponata è un’esplosione di sapori agrodolci con melanzane fritte, sedano, capperi, olive, pomodoro e aceto. Il pesce spada viene spesso preparato alla griglia o “alla messinese” con pomodorini, olive e capperi.
I dolci siciliani meritano un capitolo a parte. La cassata siciliana, con la sua ricotta zuccherata, canditi e glassa, è un capolavoro di pasticceria. I cannoli, con la croccante cialda fritta ripiena di ricotta dolce, sono un’altra icona. E naturalmente, il gelato artigianale e la granita, preparati con ingredienti freschi e di stagione, sono l’ideale per rinfrescarsi nelle calde giornate siciliane.