Itinerari TOP: La strada del vino dei Colli Berici
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I Colli Berici sono un’area collinare veneta situata Vicenza, Padova e Verona. Un territorio poco noto ai tanti, soffrendo della vicinanza di alcune tra le più belle e maestose città italiane, ma non meno affascinante. La visita dei Colli Berici è ricca di sfaccettature e in grado di regalare sensazionali esperienze che vanno dall’enogastronomia all’arte, passando per del sano sport. Scopriamo i tesori custoditi tra le valli ed i colli di questo territorio unico.
Un po’ di storia
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La zona dei Colli Berici conta 20 comuni riuniti nel Patto territoriale dell’Area Berica. I reperti fanno risalire i primi insediamenti all’età del bronzo. Durante l’epoca romana, l’area diventa un’importante zona agricola dando il via a tante delle coltivazioni che sarebbero poi diventate il simbolo dei colli. Tra queste spiccano i vigneti, gli oliveti e i cereali.
La frenetica vita contadina spinge i romani a creare una rete di urbanizzazione ad hoc, costruendo acquedotti e strade per collegare i colli al resto dell’impero. Più avanti, nel Medioevo, le colline si prestano a far diventare la zona strategicamente importante, in virtù delle numerose guerre tra le varie potenze circostanti. Durante il Rinascimento i comuni dei colli godono delle ricchezze delle famiglie di rilievo che vi abitano, diventando il luogo perfetto per la costruzione di raffinate ville di importanti architetti.
La strada del vino dei Colli Berici
L’editoriale
Una delle peculiarità dei Colli Berici è un percorso di circa 50 chilometri denominato Strada del Vino, con la possibilità di percorrerlo a piedi, in bicicletta o in auto. Il tragitto si snoda tra i comuni di Vicenza, Lonigo, Montecchio Maggiore, Sovizzo, Noventa Vicentina, Villaga, Alonte, Brendola, Castegnero, Nanto e Zermeghedo. Così come è facilmente intuibile dal nome, la strada del vino dei Colli Berici offre numerose opportunità per degustare i vini locali. Lungo il percorso si trovano infatti diverse cantine che offrono degustazioni e visite guidate.
La conformazione geografica, con colline sino ai 500 metri di quota alternate a valli, favorisce un microclima ottimo per la coltivazione dei vigneti, avviata sin dall’epoca romana e incrementata nell’anno 1000. Le terre dei vigneti sono contraddistinte da calcari marnosi, argille rosse, conglomerati calcarei e rocce basaltiche di origine vulcanica. La Repubblica Veneta portò avanti la tradizione viticola dando particolare attenzione ai due vitigni autoctoni, Garganega e Tocai rossi, e accrescendo la produzione importando nuovi vitigni dalla Francia, in particolar modo da Bordeaux.
I vini dei Colli Berici
- Ad oggi, il vino che meglio richiama i Colli Bertici è il Tai Rosso, conosciuto con il nome di Tocai Rosso, Tocai di Barbarano o Barbarano Rosso, che condivide il patrimonio genetico con il Cannonau sardo, il Grenache francese la Garnacha spagnola. Questi sono vini morbidi con tannicità equilibrata e dal color rosso rubino.
- Cabernet Sauvignon, una delle prime uve francesi ad essere impiantati qui, ha gusto deciso, è ampio negli aromi di frutti rossi e delicato nonostante la presenza di tannini. È il vitigno più coltivato della zona, occupando circa 140 ettari.
- Cabernet Franc dei Colli Berici detiene il primato per essere il primo Cabernet DOC in Italia, riconosciutogli nel 1973. Ad oggi viene coltivato su circa 70 ettari del territorio. Il vino si presenta rosso granato, secco, robusto e tannico.
- Merlot, anch’essa uva d’importazione francese che arriva nei colli all’incirca sul finire del XIX, può contare oggi su 130 ettari di vigneti. È un vino morbido, armonico è corposo.Nonostante il vino rosso faccia da padrone, sono da sottolineare anche le produzioni di bianco con vini freschi contraddistinti da note fruttate, floreali e minerali, in particolare i Pinot e Sauvignon.
Itinerari del gusto tra natura e arte
Il fascino dei Colli Berci sta nel poter coniugare la scoperta di un territorio attraverso i suoi sapori, la sua cultura e la sua storia. Passare da una cantina all’altra assaggiando i vini tipici del territorio, percorrendo strade immerse natura per poi concedersi visite a incantevoli ville e castelli medioevali.
Tra le cantine più belle, che meritano una visita e una degustazione, segnaliamo Inama, Cielo e Terra, Ca’Basso e Del Rèbene. Tutti luoghi meravigliosi dove poter passare una giornata passeggiando tra i vigneti, assaggiando buon vino e scoprendo come questo viene prodotto. Andando sui loro siti internet è possibile prenotare visite guidate o organizzare degustazioni di gruppo. Per scoprire ulteriori tenute e cantine è possibile visitare il sito web del Consorzio dei Colli Berici dove sono raccolte più di 30 aziende della zona, quasi il 90% della produzione.
Artisticamente parlando, una tappa tra le meraviglie storiche dei borghi e delle città dei colli è obbligatoria. L’influenza inconfondibile dell’architetto rinascimentale Andrea Palladino è palpabile. Tra le sue costruzioni più belle che si possono trovare tra i Colli Berici meritano una visita Villa Trissino, Villa Pisani-Bonetti, Villa Pojana, Villa Saraceno e Villa La Rotonda, patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco. Tra le altre residenze di immensa bellezza e dal grande patrimonio artistico anche Villa Valmarana, con al suo interno gli imponenti affreschi settecenteschi di Giambattista Tiepolo. Da non perdere anche le visite ai castelli, come il castello di Montecchio Maggiore, il castello di Soave e il castello di Marostica. Tra i luoghi di culto il Santuario di Monte Berico, l’eremo di San Cassiano, l’eremo di San Donato e la Sacra Incompiuta di Brendola.
Sotto l’aspetto naturalistico di itinerari per lunghe passeggiate ed un po’ di trekking ce ne sono a bizzeffe, tutti abbastanza segnalati e facili da intraprendere. Alcuni di questi toccano sia alcune delle cantine e dei monumenti precedentemente elencati, passando per meravigliose zone naturalistiche come il Lago Fimon, la valle dei Mulini di Mossano e la Casa Rupestre La Sengia scavata nella roccia.
La strada del vino dei Colli Berici è un’esperienza da non perdere per gli amanti della natura, della storia e della cultura. Un percorso che offre paesaggi suggestivi, sapori unici della cucina regionale e un patrimonio storico-culturale di grande valore.