
Pienza, cosa vedere e cosa mangiare

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Immersa nel cuore della Val d’Orcia, un paesaggio toscano di incantevole bellezza e Patrimonio dell’Umanità UNESCO, Pienza è un gioiello del Rinascimento, un esempio sublime di città ideale, situata in provincia di Siena.
Nata da un ambizioso progetto del Papa Pio II, Enea Silvio Piccolomini, che volle trasformare il suo umile borgo natale di Corsignano in una città che rispecchiasse i principi urbanistici e architettonici del Rinascimento, è oggi una meta imperdibile per chiunque desideri unire l’amore per l’arte e la storia a quello per i paesaggi mozzafiato e le delizie enogastronomiche.
Il cuore rinascimentale di Pienza
Il cuore di Pienza è senza dubbio Piazza Pio II, un capolavoro di armonia e proporzione, progettato dall’architetto Bernardo Rossellino. La piazza, dalla forma trapezoidale, è il risultato di un’intuizione geniale che la rende un esempio perfetto di urbanistica rinascimentale. Qui si affacciano i principali edifici storici che testimoniano la visione del Papa.
La Cattedrale di Santa Maria Assunta domina la piazza con la sua facciata in travertino, caratterizzata da un elegante rosone e da un imponente portale. L’interno, in stile gotico, è sorprendentemente luminoso e spazioso, con vetrate originali che lasciano filtrare una luce eterea. Contiene pregevoli opere d’arte di artisti senesi del XV secolo. Dalla parte posteriore della cattedrale, un suggestivo percorso panoramico offre una vista mozzafiato sulla Val d’Orcia, una scenografia naturale che si estende a perdita d’occhio.
Accanto alla Cattedrale si erge Palazzo Piccolomini, l’antica residenza papale, un magnifico esempio di architettura rinascimentale, ispirato a Palazzo Rucellai a Firenze. Oggi museo, è visitabile e permette di ammirare gli ambienti originali con arredi d’epoca, affreschi e una loggia panoramica affacciata sul giardino pensile, da cui si gode una vista incredibile sulla vallata.
Di fronte al Duomo, si trova il Palazzo Comunale, con la sua caratteristica torre civica. Questo edificio, pur nelle sue dimensioni più contenute, si inserisce perfettamente nel contesto della piazza, contribuendo all’equilibrio complessivo. Vicino ad esso, il Palazzo Borgia, oggi sede del Museo Diocesano, ospita una ricca collezione di opere d’arte sacra, a testimonianza del patrimonio artistico del territorio.
Le vie del borgo tra artigianato e scorci panoramici
Oltre ai maestosi edifici della piazza principale, le strade e i vicoli di Pienza invitano a una piacevole esplorazione. Le vie principali, come Corso Rossellino, sono costellate di botteghe artigiane che vendono prodotti tipici locali, dall’artigianato in pelle alle ceramiche, dai prodotti a base di lavanda (coltivata nei dintorni) a quelli enogastronomici.
Le vie laterali, spesso meno frequentate, rivelano scorci incantevoli e offrono la possibilità di scoprire angoli suggestivi. Molte di queste strade conducono a terrazze panoramiche o a piccoli belvedere da cui ammirare il paesaggio mozzafiato della Val d’Orcia, con le sue dolci colline disegnate dai campi di grano, i cipressi solitari e i borghi medievali che punteggiano l’orizzonte. Via del Bacio, Via dell’Amore, Via della Fortuna sono solo alcuni esempi di nomi evocativi che le vie del borgo hanno assunto, invitando i visitatori a perdersi nella loro bellezza.
I dintorni della Val d’Orcia
Pienza è anche il punto di partenza ideale per esplorare la magnifica Val d’Orcia, un paesaggio collinare, plasmato da secoli di attività agricola e caratterizzato da una bellezza quasi magica, celebre per i suoi campi di grano dorati, le balle di fieno, i filari di cipressi e i borghi medievali arroccati.
A pochi chilometri da Pienza si trovano altre perle da scoprire. L’Abbazia di Sant’Antimo, un’imponente chiesa romanica immersa in un contesto naturalistico idilliaco, è un luogo di grande spiritualità e fascino, con una storia che affonda le radici nel IX secolo, esempio perfetto di architettura romanica toscana.
Montepulciano, con la sua architettura rinascimentale e i suoi celebri vini, e Montalcino, patria del Brunello, sono altri borghi facilmente raggiungibili e che meritano una visita per completare l’esperienza nella Val d’Orcia.
Cosa mangiare a Pienza
La fama di Pienza è indissolubilmente legata al suo pecorino, un formaggio a base di latte ovino che qui raggiunge livelli di eccellenza. La produzione del pecorino di Pienza è una tradizione antica, tramandata di generazione in generazione, e le sue caratteristiche sono influenzate dalla qualità dei pascoli della Val d’Orcia.
Il pecorino di Pienza si trova in diverse stagionature: dal fresco, dal sapore delicato e lattico, ideale da solo o accompagnato da miele e marmellate; al semi-stagionato, con un gusto più intenso e leggermente piccante; fino allo stagionato (anche in fossa o sotto cenere), dal sapore forte e deciso, perfetto per essere grattugiato sulla pasta o gustato con un buon bicchiere di vino rosso locale. Le numerose botteghe del borgo offrono degustazioni e la possibilità di acquistare questo prelibato formaggio, spesso direttamente dai produttori locali.
Oltre al pecorino, la cucina pientina e toscana offre una varietà di piatti robusti e saporiti. La pasta fresca, come i pici (una sorta di spaghettoni fatti a mano), è imperdibile. Spesso sono conditi con ragù di cinghiale o aglione (un sugo a base di pomodoro e un particolare tipo di aglio gigante dal sapore più delicato).
Le carni sono un altro punto di forza: la celebre bistecca alla fiorentina, tagliata spessa e cotta al sangue sulla brace, è un’esperienza culinaria da non perdere. Anche i piatti a base di cinghiale, spesso selvatico e in umido o i salumi, sono molto apprezzati.
Non mancano le zuppe e minestre, come la ribollita o la pappa al pomodoro, piatti poveri ma ricchi di sapore, perfetti per riscaldarsi nelle giornate più fresche.
E naturalmente, non si può parlare di enogastronomia toscana senza menzionare il vino. Sebbene Pienza non sia una produttrice diretta di vini DOCG come Montalcino o Montepulciano, si trova nel cuore di una delle regioni vinicole più prestigiose d’Italia. Si possono gustare ottimi vini rossi locali, che si abbinano perfettamente ai piatti di carne e ai formaggi stagionati, e un buon olio extra vergine d’oliva toscano, protagonista di ogni tavola.
Per chiudere in dolcezza, gli iconici cantucci da intingere nel Vin Santo, un vino liquoroso tipico, o il panforte, un dolce speziato e denso, tipico di Siena ma diffuso in tutta la Toscana.