
Finalmente anche per l’artigianato arriva la protezione delle indicazioni geografiche

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L’Italia, come sappiamo, è un Paese in grado di offrire innumerevoli eccellenze in ogni settore, con quello agroalimentare che è certamente tra i più famosi al Mondo, uno dei simboli principali della qualità senza limiti del Made in Italy.
Ma oltre alle materie prime e alla tradizione culinaria, la Penisola è nota anche per produzioni di assoluto prestigio, non solo per la moda e il design, ma anche per l’artigianato, altro elemento fondamentale della nostra storia che ci contraddistingue per maestria, passione e impegno.
Di recente, è stato introdotto un nuovo regolamento UE che finalmente riconosce la grandezza delle produzioni artigianali locali di cui, come detto, il BelPaese ne è uno dei massimi esponenti non solo del Vecchio Continente, ma di tutto il Pianeta.
Il regolamento UE per l’artigianato
Il 16 novembre 2023 ha segnato un momento importante per la tutela del Made in Europe e, soprattutto, dal nostro punto di vista per il Made in Italy, con l’entrata in vigore del Regolamento (UE) 2023/2411. Questa nuova normativa, riconducibile all’acronimo CIGI (Craft and Industrial Geographical Indication), introduce un sistema di protezione delle indicazioni geografiche (IG) per i prodotti artigianali e industriali, colmando un vuoto normativo a livello europeo e offrendo una tutela simile a quella già esistente per i prodotti agricoli e alimentari, come le DOP e le IGP.
Ma cosa si intende esattamente con indicazione geografica? Si tratta di un segno che identifica un prodotto come originario di un determinato luogo, Regione o Paese, quando una specifica qualità, reputazione o altra caratteristica del prodotto è essenzialmente legata alla sua origine geografica. In altre parole, esiste un forte legame tra il prodotto e il suo territorio di provenienza. Come intuibile, tale decisione rappresenta un notevole passo avanti e un vero e proprio riconoscimento di eccellenza per l’Italia che può vantare una quantità infinita di produzioni locali.
Questo regolamento si applica a una vasta gamma di prodotti artigianali e industriali, tra cui troviamo quelli realizzati in pietra naturale come il marmo e il granito, oggetti in legno come mobili, intagli e strumenti musicali, gioielli di oreficeria e bigiotteria, tessuti pregiati come pizzi e merletti, posate di coltelleria e argenteria, oggetti in vetro artistico e vetrate, porcellane e ceramiche per stoviglie e oggetti d’arte, e infine prodotti in cuoio e pelli come pelletteria e calzature. Una lista che non è esaustiva e che verrà ampliata in futuro per includere altre categorie.
L’introduzione di questo regolamento porta con sé numerosi vantaggi. Innanzitutto, le IG registrate godranno di protezione in tutta l’Unione Europea contro imitazioni e usi impropri. Inoltre, la disposizione promuove i prodotti legati a specifiche aree geografiche, valorizzando le competenze locali e le tradizioni artigianali che spesso sono tramandate di generazione in generazione. Un altro aspetto fondamentale è la lotta alla contraffazione: la registrazione contribuirà a contrastare la diffusione di prodotti di qualità inferiore e a proteggere i consumatori. Infine, il sistema di protezione delle IG rappresenta un importante strumento di marketing e di differenziazione per le piccole e medie imprese (PMI) che producono articoli di alta qualità legati al territorio, consentendo loro di distinguersi sul mercato.
Come registrarsi e l’entrata in vigore
La procedura per la registrazione di un’IG prevede la presentazione di una domanda all’Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale (EUIPO). Il documento deve contenere informazioni dettagliate sul prodotto, sulla sua origine geografica e sul legame che intercorre tra i due. Dopo una fase di esame e di pubblicazione, durante la quale possono essere presentate eventuali opposizioni, l’Ente prenderà una decisione definitiva sull’inserimento nel registro specifico.
Sebbene il regolamento sia entrato in vigore il 16 novembre 2023, la sua piena applicazione avverrà a partire dal 1° dicembre 2025. Questo periodo transitorio è necessario per consentire agli Stati membri e alle imprese di adeguarsi alle nuove disposizioni e prepararsi al meglio a questa importante novità che, come detto in precedenza, rappresenta un significativo passo avanti per la tutela e la valorizzazione dei prodotti artigianali e industriali europei. Grazie a una protezione uniforme a livello comunitario, questo strumento contribuirà a rafforzare la competitività delle imprese, a proteggere i consumatori da prodotti contraffatti e a preservare le preziose tradizioni e competenze locali che caratterizzano il nostro territorio.