Cosa mangiare sulla Riviera del Conero
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La Riviera del Conero, tratto di costa marchigiana che si estende ai piedi del maestoso Parco Naturale del Conero, è un’area ricca di bellezze naturali affacciata sul Mar Adriatico, in un contesto incantevole in cui si mescolano alla perfezione la terra e il mare cristallino, con i turisti di tutto il Mondo che rimangono estasiati dalle scogliere a picco, calette nascoste e lunghe spiagge di sabbia dorata. Il Parco Naturale del Conero, con i suoi oltre 5.000 ettari di area protetta, custodisce un ambiente unico, teatro di una flora e fauna straordinarie.
Oltre alle ricchezze naturalistiche e alla grande attrattiva turistica, specialmente nel periodo estivo, la Riviera del Conero si contraddistingue per la sua secolare tradizione culinaria locale che ha dato vita a una cucina autentica e radicata nel territorio, che attinge con maestria dalle risorse del mare e della terra circostante per dar vita a piatti iconici e saporiti che affondano le radici nella storia della Regione Marche.Di seguito alcune delle ricette da assaggiare assolutamente.
Il Brodetto marchigiano
Non possiamo non partire da qui. Il Brodetto marchigiano è un piatto iconico della tradizione culinaria della regione, che vanta numerose varianti locali legate alle diverse zone costiere. Sebbene le ricette possano variare da città a città, il principio base rimane lo stesso: si tratta di una gustosa zuppa di pesce misto, insaporita con ingredienti tipici della terra e del mare marchigiani. La preparazione prevede l’impiego di una selezione di pesci di scoglio, come orate, triglie, merluzzi e calamari e crostacei lentamente cotti in un brodo aromatico realizzato con pomodori maturi, aglio, prezzemolo e una punta di peperoncino. Il risultato è un piatto dal sapore deciso, dalla consistenza cremosa e dalla spiccata personalità. Come detto, ogni versione locale riflette la propria identità territoriale, celebrando gli inconfondibili prodotti del mare, creando una vera e propria competizione locale e dispute su quale sia la più buona. Le più famosi sono quelle di Ancona, Porto Recanati e Numana.
Crescia di Offagna
La Crescia di Offagna è una specialità da forno tipica del Conero, nata in uno dei borghi medievali più caratteristici di questa porzione della costa marchigiana. Questa focaccia salata è il risultato di una lavorazione artigianale tramandata di generazione in generazione, che le conferisce un aspetto inconfondibile, simile alla piadina romagnola, e un sapore unico. La sua preparazione prevede l’utilizzo di ingredienti semplici e genuini, come farina, acqua, strutto, olio extravergine d’oliva, sale e lievito madre. L’impasto viene steso a mano e infornato in modo da ottenere una crosta croccante all’esterno e una struttura soffice e alveolata all’interno. I condimenti principali sono le cipolle, pancetta, salumi, olive, verdure o altri ingredienti tipici della zona, diventando così un delizioso stuzzichino o un pasto completo.
Moscioli
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Tra gli altri piatti tipici della costa marchigiana, troviamo certamente i moscioli, un’autentica eccellenza gastronomica locale, strettamente legata all’ambiente naturale marittimo del litorale. Si tratta di una varietà di mitili, o cozze, selvatici che vivono attaccati alle rocce a ridosso del mare, in un contesto incontaminato e ricco di biodiversità, soprattutto nella porzione di Ancona e Sirolo. La raccolta dei moscioli è un’attività antichissima, svolta con cura e rispetto dell’ecosistema e della sostenibilità da parte dei pescatori locali. Questi preziosi frutti di mare si distinguono per un sapore intenso e particolare, dovuto all’assorbimento dei sali e dei minerali presenti nelle acque cristalline del Conero. Le cozze vengono spesso serviti semplicemente scottati in padella con aglio, prezzemolo e un filo d’olio extravergine di oliva, per esaltarne al meglio la straordinaria bontà.
Vincisgrassi
I Vincisgrassi sono un emblematico primo piatto della tradizione gastronomica marchigiana, probabilmente il più rappresentativo a livello regionale, la cui ricetta si tramanda da generazioni e si contraddistingue per un’elaborata e laboriosa preparazione. E’ a tutti gli effetti una lasagna, originaria della provincia di Macerata, si contraddistingue per l’utilizzo di numerosi ingredienti tipici della regione, dalla carne di maiale al formaggio pecorino, passando per le rigaglie di pollo alle erbe aromatiche. L’impasto della pasta, inoltre, viene arricchito con uova, dandogli una texture particolarmente soffice e avvolgente. La salsa che condisce i Vincisgrassi è un saporito sugo di carne, cotto a lungo per sviluppare una consistenza densa e vellutata, con un sapore intenso e deciso, che riflette la storia e l’identità culinaria del territorio, divenendo il classico piatto della domenica e delle feste comandate.
Stocco all’Anconetana
Lo Stocco all’Anconetana è un piatto di pesce tradizionale della città di Ancona, ma che si prepara anche nell’intera Riviera del Conero. Questa ricetta riflette la secolare storia marinara della regione, quando lo stoccafisso (o baccalà) salato e essiccato veniva importato dai paesi scandinavi e diventava protagonista di numerose preparazioni locali. Nella versione anconetana, lo stoccafisso viene prima ammorbidito in acqua per diverse ore, e successivamente cotto in un saporito sugo a base di pomodori maturi, aglio, prezzemolo e peperoncino. Talvolta, vengono aggiunti anche filetti di acciughe, olive e capperi, per conferire ulteriore complessità di sapori, accompagnandolo da morbidi crostini di pane locale, per raccogliere al meglio il sugo.
Sardoncini a scottadito
I sardoncini a scottadito rappresentano una deliziosa specialità di pesce tipica del litorale marchigiano, ma anche del territorio romagnolo. Questa semplice quanto gustosa preparazione valorizza al meglio la freschezza e la qualità delle piccole sarde pescate nelle acque cristalline del mar Adriatico. I sardoncini vengono semplicemente infarinati col pangrattato e scottati velocemente in padella con un filo d’olio extravergine di oliva, in modo da mantenere intatta la loro naturale tenerezza e il sapore intenso. Vengono poi conditi con abbondante prezzemolo tritato, spicchi d’aglio croccanti e una spolverata di pepe, che gli donano un gusto rustico e avvolgente, perfetto per consumarlo in compagnia, magari accompagnato da una buona birra locale o da un bicchiere di vino bianco fresco, esaltando a pieno le materie prime di altissima qualità e la semplicità di preparazione.
Dolci del Conero
L’editoriale
Chiudiamo il viaggio culinario nella Riviera del Conero con tre dolci semplice ma molto gustosi ovvero gli sciughetti, gli scroccafusi e le ciambelline di mosto.
I primi sono essenzialmente una sorta di budino realizzato con farina di mais, mosto e zucchero con l’aggiunta di frutta secca, come le noci, o disidratata, e vengono preparati soprattutto in autunno. I secondi sono biscotti dalla forma irregolare, tipici del periodo di Carnevale, il cui impasto si prepara con uova, farina zucche e anice, decorandoli poi con zucchero a velo e alchermes.Le ciambelline, invece, come suggerisce il nome, hanno nel mosto il loro ingrediente principale, insieme alle solite uova, farina, acqua, olio e lievito, e vedono la loro diffusione soprattutto nel periodo che va da settembre a ottobre, quando si vendemmia, ma anche nei mesi successivi.