La Fiera Fredda della Lumaca è un evento annuale che si tiene nella suggestiva cittadina italiana di Borgo San Dalmazzo, in provincia di Cuneo, situata nelle splendide Alpi Marittime. Questa appuntamento piemontese, come suggerisce il nome, è dedicato al mondo delle lumache, ed è diventato un’occasione imperdibile per gli amanti della gastronomia e per coloro che desiderano scoprire i segreti e le peculiarità di questi molluschi, oltre a rivivere tradizioni secolari e trascorrere il tempo tra attrazioni, musica e spettacoli in un clima gioviale e circondati da una cornice panoramica incredibile.L’edizione 455 si terrà presso Palazzo Bertello nei giorni intorno al 5 dicembre 2024, con questa data che rappresenta il culmine dell’evento con l’organizzazione del mercato nazionale della lumaca.

La Storia della Fiera Fredda della Lumaca

La Fiera Fredda della Lumaca ha origini antichissime, risalenti al XVI secolo. Precisamente nel 1569, quando i due sindaci Dalmasso Fenoglio e Biagio Pasquerio diedero vita alla prima edizione per onorare il Santo Patrono di Borgo San Dalmazzo, dopo aver ottenuto l’autorizzazione dal Re Emanuele Filiberto. La sagra, della durata di tre giorni, ebbe fin da subito un grande successo con gli abitanti di zona che si recavano presso il borgo per assaporare le innumerevoli ricette a base di lumaca, ma anche per collezionare le provviste in vista dell’inverno che rendeva difficoltosi gli spostamenti nella valle.

Inizialmente, come detto, l’evento era focalizzato sulla vendita e lo scambio di lumache, che costituivano un piatto tradizionale della regione. Nel corso degli anni, la fiera si è però evoluta, diventando una celebrazione dell’intero universo della lumaca, includendo esposizioni, concorsi, dimostrazioni culinarie e molto altro ancora.

Un’esperienza che durante la sua storia è stata in grado di offrire una vasta gamma di attrazioni che hanno attirato e attirano visitatori da tutta Italia e anche dall’estero. Uno dei momenti più attesi è certamente il concorso per la lumaca più veloce, dove i partecipanti gareggiano per il titolo di campione in una competizione emozionante in cui si sfidano diverse specie di questo mollusco.Oltre al concorso, si possono ammirare esposizioni di lumache di diverse dimensioni, forme e colori che gli allevatori locali mostrano con orgoglio, fornendo anche informazioni sui metodi di allevamento e cura di questi delicati animaletti.

Gastronomia, eventi culturali e intrattenimento

La gastronomia è uno degli aspetti centrali della Fiera, con numerosi stand che offrono prelibatezze preparate secondo le ricette tradizionali della zona e i visitatori che possono gustare piatti come lumache al burro, lumache in umido, lumache gratinate e molti altri, scoprendo nuovi sapori e provando le eccellenze culinarie locali e la maestria degli chef grazie a sedute di show cooking e alla contaminazione da parte delle cultura gastronomica d’oltralpe, con pietanze che mescolano le tradizioni italiane con quelle francesi, ampliando l’offerta con piatti particolari e originali come la lumaca alla bagarina, a base di nocciola.

Come accennato in precedenza, l’evento offre anche una serie di eventi culturali e intrattenimento per tutta la famiglia. Ci sono spettacoli di musica folk e balli tradizionali che esaltano la cultura e le tradizioni locali, ed è possibile partecipare a laboratori per imparare a cucinare piatti a base di lumache o per realizzare oggetti artigianali utilizzando il loro guscio.Inoltre, tutto il Borgo San Dalmazzo è coinvolto nella fiera, con i ristoratori del luogo che offrono ai visitatori menù studiati ad hoc per l’occasione, senza contare la possibilità di poter organizzare gite e visite presso le mete di interesse e nella natura incontaminata e magnifica delle Alpi Marittime e della provincia di Cuneo.

La protagonista della Fiera: la Helix Pomatia Alpina

La vera protagonista della Fiera Fredda della Lumaca è certamente la Helix Pomatia Alpina, una lumaca dal caratteristico colore bianco della sua carne che rappresenta uno degli ingredienti principali della gastronomia elicica del luogo. 

Comunemente conosciuta come lumaca di Borgogna, è una specie di mollusco terrestre appartenente alla famiglia delle Helicidae, la cui sottospecie Alpina è originaria delle regioni montuose delle Alpi marittime, che si estendono tra la Francia e l’Italia settentrionale, ed è subito riconoscibile per la sua conchiglia a spirale, di colore marrone chiaro o beige, con bande scure che si sviluppano durante la crescita e per le sue dimensioni considerevoli.

Pur essendo considerata un’importante risorsa gastronomica nella cultura locale, la Helix Pomatia è anche una specie protetta in alcune aree e svolge un ruolo chiave per gli ecosistemi del luogo. La sua presenza, infatti, può indicare un ambiente sano e in equilibrio e contribuisce al processo di decomposizione dei detriti vegetali, migliorando così alla salute del suolo e al riciclo di nutrienti.La ricetta più diffusa per cucinare questa chiocciola è quella con la “salsa alla cartuné”, che si ottiene lessando la lumaca e condendola con un intingolo piccante a base di aglio, olio, sale e pepe. Questa pietanza si dice fosse realizzata dai carrettieri di passaggio che sostavano presso le osterie dell’epoca. Esiste anche una variante alla francese in cui si utilizza la aiolì, una maionese a base di aglio molto diffusa in questo Paese.

L’impatto sulla comunità locale

La Fiera Fredda della Lumaca non è solo un evento di intrattenimento, ma ha anche un impatto significativo sulla comunità locale. L’organizzazione della sagra coinvolge infatti attivamente gli abitanti di Borgo San Dalmazzo, promuovendo l’orgoglio e il senso di appartenenza. Inoltre, l’afflusso di visitatori durante la fiera stimola l’economia locale, offrendo opportunità di lavoro e promuovendo il turismo nella regione, in un contesto in cui si mettono in contatto produttori, fornitori, buyer e aziende del settore alimentare, creando i presupposti per importanti accordi commerciali.